Cultura Cortona

La Cultura Cortona offre una varietà di proposte culturali che possono soddisfare qualsiasi visitatore.

Il riferimento va in particolare al Museo dell’Accademia Etrusca e della città di Cortona, che a sede in Palazzo Casali, uno degli edifici più antichi della città in oltre 2000 mq. di spazio espositivo. Si possono ammirare in particolare: il Lampadario Etrusco, la sezione Egizia e la Biblioteca Settecentesca. Altri spazi sono dedicati ai reperti archeologici: capolavori in bronzo, la celebre “Tabula Cortonensis” e corredi rinvenuti nei tumuli arcaici della pianura di Cortona. Altro museo da visitare è il Museo Diocesano, che si trova di fronte al duomo. All’interno dello stesso si possono ammirare un sarcofago del II secolo d.C.; una Madonna in trono con bambino e quattro angeli, tavola dipinta da Pietro di Lorenzo intorno al 1320; una tavola del XIV secolo che illustra le storie di Margherita da Cortona; una croce dipinta su tavola ritenuta opera di Pietro Lorenzetti; un polittico del Sassetta dipinto su tavola del 1435, raffigurante la Madonna con Bambino; Polittico dell’Angelico raffigurante Madonna con il Bambino sulle ginocchia e seduta in trono, completata da quattro figure di Santi ed in alto da un’Annunciazione e una Crocefissione; Annunciazione dell’Angelico ritenuta una delle più belle tavole di pittura italiana (in particolare l’architettura del porticato ed il giardino fiorito sullo sfondo con Adamo ed Eva).
 

Cultura Cortona: Da Luca Signorelli alle tombe etrusche

Vi si possono ammirare inoltre le opere di Luca Signorelli, nato a Cortona intorno al 1455 e morto nel 1523. Di questi sono esposte: Compianto su Cristo morto; Comunione degli Apostoli, dipinto nel 1512 dove emerge la figura di Giuda che nasconde l’ostia nella borsa tracolla come segno del suo tradimento. Oltre ai due musei menzionati troviamo la Biblioteca Comunale dell’ Accademia Etrusca nelle cui sale sono da ammirare lo stemma della Istituzione su tavola in legno, i busti in marmo di Luca Signorelli e Francesco Benedetti, pubblicazioni del ‘600 e del ‘700, tra i quali volumi contenenti tesi di laurea del XVII e XVIII secolo delle università tedesche. Ci sono, inoltre, più di trentamila volumi, oltre mille pergamene e oltre 100 incunaboli.
Le tombe nel territorio Da segnalare ai visitatori sono le tombe del periodo etrusco, del periodo ellenistico, e del periodo romano, del periodo paleocristiano e medioevale. Quelle del periodo etrusco, chiamate a “tumulo”, sono state rinvenute ai piedi della collina: una a sud di Camucia e due in località Sodo. I tumuli sono attribuiti al VII-IV secolo a.C. e sono stati chiamati Primo e Secondo Melone quelli del Sodo, e Melone François quello di Camucia. Le tombe ellenistiche, datate tra il III - II secolo a.C., sono la Grotta di Pitagora e la Tanella Angori. Del periodo Romano (II sec. D.C.) sono il Sarcofago del Museo Diocesano, mentre del periodo paleocristiano (IV sec.) la Tomba di S. Vincenzo e del periodo Medioevale (XIII sec.) la tomba del Beato Guido.

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